giovedì 19 giugno 2014


VIA BRANCIFORTI

Branciforti. L’antichissima famiglia Branciforti venne in Italia verso l’anno 800 al seguito di Carlo Magno. Le prime notizie si riferiscono a un Obizzo, Alfiere Generale delle milizie carolingie. Questi, durante un assalto, subì la amputazione delle mani da parte dei nemici che volevano strappargli la bandiera, ma riuscì a non cederla, continuando a stringerla tra le braccia serrate. L’atto eroico gli valse l’appellativo di De Brachiis Fortibus e sta alla base della simbologia araldica dello Stemma di famiglia. I Branciforti di Sicilia ebbero origine da una ramo piacentino e precisamente da Guglielmo Branciforti. Ben presto i Branciforti si inserirono tra i principi e i baroni più potenti del Regno di Sicilia ottenendo molti onori e titoli. Furono Grandi di Spagna di prima classe e Pari del Regno. Il primo Branciforti ad investirsi del marchesato di Barrafranca fu Fabrizio (1591-1624), 3° principe di Butera e 1° principe di Pietraperzia, succeduto alla madre, Dorotea Barresi. Quale discendente di Antonia Santapau gli furono riconosciuti altri titoli, quale: conte di Mazzarino e Grassuliato; marchese di Licodia; marchese di Militello; signore di Occhiolà (Grammichele); barone di Belmonte, Radalì e del Biviere di Lentini. I Branciforti furono marchesi di Barrafranca fino al 1843, quando il marchesato passò ai Lanza di Trabia.
S. L.

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