giovedì 19 giugno 2014


VIA CESARE

Gaio Giulio Cesare, console romano. Nacque a Roma, il 13 luglio 101 a.C. o il 12 luglio 100 a.C., da un'antica e nota famiglia patrizia, la gens Iulia. È considerato uno dei personaggi più importanti e influenti della storia. Ebbe un ruolo cruciale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da alcuni degli storici a lui contemporanei il primo imperatore di Roma. Con la conquista della Gallia estese il dominio della “res pubblica” romana fino all'oceano Atlantico e al Reno; portò gli eserciti romani a invadere per la prima volta la Britannia e la Germania e a combattere in Spagna, Grecia, Egitto, Ponto e Africa. Il primo triumvirato, costituito assieme a Gneo Pompeo e Marco Licinio Crasso per la spartizione del potere, segnò l'inizio della sua ascesa. Dopo la morte di Crasso, Cesare si scontrò con Pompeo per il controllo dello stato. Nel 49 a.C., di ritorno dalla Gallia, guidò le sue legioni attraverso il Rubicone, pronunciando le celebri parole «Alea iacta est», e scatenò la guerra civile, con la quale divenne capo indiscusso di Roma. Con l'assunzione della dittatura a vita diede inizio a un processo di radicale riforma della società e del governo, riorganizzando e centralizzando la burocrazia repubblicana. Il suo operato provocò la reazione dei conservatori, finché un gruppo di senatori, capeggiati da Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Bruto, cospirò contro di lui uccidendolo, alle Idi di marzo del 44 a.C. Le campagne militari e le azioni politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate nei “Commentarii de bello Gallico” e nei “Commentarii de bello civili”.
S. L.

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