VIA GALILEI
GALILEO GALILEI, fisico, astronomo e matematico. Nacque a Pisa, il 15 febbraio 1564, da Vincenzo e Giulia Ammannati. Dopo un tentativo fallito di far accogliere Galileo gratuitamente in un convitto dell'Università di Pisa, il giovane fu ospitato "senza spese" da Muzio Tebaldi, amico del padre. Il 5 settembre 1580, si iscrive all'Università di Pisa a medicina, ma l'attenzione di Galileo fu ben presto attratta dalla matematica, che cominciò a studiare dall'estate del 1583. Durante la sua permanenza a Pisa, Galileo arrivò alla sua prima scoperta, l'isocronismo delle oscillazioni del pendolo. Dopo quattro anni rinunciò a proseguire gli studi di medicina e andò a Firenze, dove si occupò di meccanica e di idraulica. Nel 1586 trovò anche una soluzione al “problema della corona” di Erone inventando uno strumento per la determinazione idrostatica del peso specifico dei corpi. Importanti anche i suoi studi sul centro di gravità dei solidi. Galilei, nel 1592, ottenne la cattedra di matematica al prestigioso Studio di Padova, dove compì importanti studi sulla dinamica e sull’astronomia e perfezionò il telescopio, che gli permise importanti osservazioni astronomiche. Di primaria importanza furono il suo ruolo nella rivoluzione astronomica e il suo sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana. Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo fu processato e condannato dal Sant’Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri, dove morì l’8 gennaio 1642. Solo 359 anni dopo, il 31 ottobre 1992, papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle scienze, ha dichiarato riconosciuti "gli errori commessi" sancendo la conclusione dei lavori di un'apposita commissione di studio da lui istituita nel 1981.
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