VIA FRATELLI BONFIRRARO
LUIGI E ANGELO BONFIRRARO. Luigi, il più importante dei due fratelli, nacque a Barrafranca, il 7 agosto 1862, da Giuseppe Bonfirraro Lombardo (già sindaco di Barrafranca negli anni 1856/58 e 1868/69) e Francesca Bonfirraro. Angelo, invece nacque il 5 giugno 1870. Dopo aver condotto regolari studi a Barrafranca e a Caltanissetta, Luigi si laureò in Giurisprudenza presso la Università di Palermo. Sostenitore delle idee socialiste, era ritenuto un uomo dal temperamento intraprendente e ben presto divenne una personalità di spicco nello scenario politico locale, grazie anche all’appoggio del fratello Angelo e dei fratelli Vasapolli, preti intriganti e potenti. Acerrimo nemico del sindaco Benedetto Giordano, si pose a capo del “Fascio dei Lavoratori” col segreto intendimento di abbattere il suo avversario politico. E la cosa gli riuscì il 20 agosto 1902, quando fu eletto sindaco. Durante la sua sindacatura, Bonfirraro divenne impopolare per una delibera inerente i “Regolamenti d’igiene e di polizia mortuaria”, che obbligava i cittadini a servirsi delle carrozze mortuarie per lo svolgimento del servizio funebre che si rivelò, per la popolazione, alquanto esoso. Decaduto da sindaco (20 novembre 1913) il Bonfirraro riprese la vita di sempre. L’8 agosto 1914, intorno alle 20,30, mentre l’ex sindaco Bonfirraro stava scendendo lungo la via Convento (oggi Umberto I), quando venne attinto da tre colpi di rivoltella Browning, sparatigli da distanza ravvicinata. Caduto a terra, il Bonfirraro venne subito soccorso da alcuni passanti e portato a casa della sorella Maria Teresa, dove morì poco dopo. L’assassino venne individuato in un certo Benedetto Grillo. Il fratello Angelo, oltre che vivere di riflesso alle spalle del fratello, fu presidente della Cassa Rurale «La Barrese», e morì nel 1942.
S. L.
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