VIA CESARE
Gaio Giulio Cesare, console romano. Nacque a Roma, il 13 luglio 101
a.C. o il 12 luglio 100 a.C., da un'antica e nota famiglia patrizia, la gens Iulia. È considerato uno dei personaggi più
importanti e influenti della storia. Ebbe un ruolo cruciale nella
transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come
dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da alcuni degli storici a lui
contemporanei il primo imperatore di Roma. Con la conquista della
Gallia estese il dominio
della “res pubblica” romana fino all'oceano Atlantico e al Reno; portò gli eserciti romani a invadere per la prima volta la Britannia e
la Germania e a combattere in Spagna, Grecia,
Egitto, Ponto e Africa. Il primo triumvirato, costituito assieme a
Gneo Pompeo e Marco Licinio Crasso per la spartizione del potere, segnò l'inizio della sua ascesa. Dopo
la morte di Crasso, Cesare si scontrò con Pompeo per il controllo dello stato.
Nel 49 a.C., di ritorno dalla Gallia, guidò le sue
legioni attraverso il Rubicone, pronunciando le celebri parole «Alea iacta est», e scatenò la guerra civile, con la quale divenne capo indiscusso di Roma. Con
l'assunzione della dittatura a vita diede inizio a un processo di radicale
riforma della società e del governo, riorganizzando e centralizzando la
burocrazia repubblicana. Il suo operato provocò la reazione dei conservatori,
finché un gruppo di senatori, capeggiati da
Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Bruto, cospirò contro di lui uccidendolo, alle Idi di marzo del 44 a.C. Le campagne militari e le azioni
politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate nei “Commentarii de
bello Gallico” e nei “Commentarii de bello civili”.
S. L.
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